COPIONI PER  TUTTI

Storia teatrale di Miriana Ronchetti   iscritta come  autrice alla SIAE con posizione autore   95069

Durata  circa 70’

Personaggi : 15(Adattabile )

Tecniche usate : Proiezioni ( pittoriche- di volti- cinematografiche- – musica- teatro d’attore- ombre- danza )

La scenografia utilizza le proiezioni digitali- Esigenze tecniche: oscurabilità totale- se possibile un palco

Trama

Nel xx secolo, sono accadute catastrofi inaudibili…mentre accadeva tutto quello che sappiamo, che non sappiamo, che abbiamo studiato o non studiato, gli artisti del ‘900 soffrivano nel loro animo e nelle loro opere ,riportavano il buio di un secolo vergognoso.
Il luogo dell’arte teatrale per presentare e far parlare diversi personaggi di opere teatrali, musicali, pittoriche, letterarie, cinematografiche, che hanno vissuto il periodo prima, durante e dopo la”Shoah”.
E’ uno spettacolo multimediale perché utilizza diverse tecniche : attoriali- di narrazione, proiezioni di immagini e brevìssimi flash cinematografici, mimo.
Tutto questo in 70 minuti di rappresentazione che non scade mai nel patetico, nel retorico, ma viaggia sul filo dell’emotività per portare lo spettatore inevitabilmente alla rievocazione , alla riflessione.
E’ una “piece” culturale, che coinvolge l’arte pittorica tramite proiezioni di opere dei più emblematici pittori europei e americani del xx° secolo . Su queste immagini si lega la musica di musicisti che hanno parlato dei drammi e anche dei sentimenti dell’uomo attraverso le note (musiche classiche- canzoni più leggere , colonne sonore).
La poesia del futurismo, delle guerre, della distruzione ; brevi pieces teatrali della durata di pochi minuti, qualche flash di opere cinematografiche che hanno parlato della “ shoa” in modo pungente e ironico( “ Il grande Dittatore” di Charlie Chaplin )
Tutto questo recitato da testimoni che rivivono sul palcoscenico le loro paure, le speranze , le disperazioni in un alternarsi di immagini ben miscelate con le parole, la musica e l’azione. Tutto il contesto sociale e politico rimane sottinteso senza averne la prevalenza dominante.

ANTEPRIMA : ARTISTI DEL ‘900 A TEATRO – IL NOSTRO SECOLO

IL NOSTRO SECOLO – ARTISTI DEL ‘900 A TEATRO
Profili di personaggi del mondo dell’arte, letteratura, pittura, scultura , musica.
1° PERS.
27 Gennaio 1901: in una stanza dell’Hotel “ de Milan”, dopo sei giorni
di agonia ed una battaglia eroica sostenuta contro la morte, alle ore 2:50, chiude gli occhi Giuseppe Verdi; le sue ultime parole: “un bottone più…un bottone meno.”
2° PERS.
Dieci anni dopo, 1911, in una triste giornata di Novembre, nella stazioncina di Astrponovo muore Leone Tolstoi; aveva ricevuto e conservava la lettera di un rivoluzionario, arrivatagli dalla Siberia. Diceva : “ Ebbene Lev Nikolajevic,
a voi che vi trovate dinanzi alla…
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3° PERS.
“ Pace alle capanne, guerra ai palazzi” E fu la rivoluzione.
VOCE
“ Ieri alle sei e cinquanta minuti è morto il compagno Lenin.
Ciò che ha visto quest’anno, cent’anni insieme non riusciranno a vedere.
Il giorno entrerà nella dolente memoria dei secoli.”
3° PERS
“ sulle strade e sui vicoli navigava il grande Teatro simile a un catafalco. La gioia si ritira come una lumaca. Follemente corre il terrore. Né sole, né ghiaccio; soltanto neve nera; nera che penetra ogni cosa attraverso la carta dei giornali.”
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Tutti i personaggi a turno
Costipazione – delle strade – gonfie – di bufali – ruote – copertoni – intrico di corna – creste delle colline – orlate di battaglioni – anelli – di grossi serpenti – sotto – siepi di baionette – ufficiali – dal berretto fiorito – cogli stivali – spensieratezza – verso la fiera – tramestio di villaggi – rimpinzati di foraggi – crisantemi – nella canna del fucile – visiera – berretto russo – adorna di rose – cinquantina – bidone – cucchiaio di legno – ficcato in magrezza – tra denti – pane – sotto braccio – vanga – gregge – riservisti curvi – sotto sacchi – trasloco – di villaggi – sudore – fetore di velli – stalla.

1° PERS.
A Marinetti e ai suoi primi compagni, cui si devono i manifesti tecnici delle varie arti ( Boccioni, Carrà , Balla per la pittura; Balilla, Pratella e Russolo per la musica; Settimelli per il Teatro) si unirono, seppur con qualche contraddizione, Papini, Palazzeschi, Govoni, Folgore e parecchi altri; per molti anni, quella dei gruppi futuristi fu una rumorosa e folcloristica presenza nella vita italiana.
Ma le serate futuriste nei teatri e nei circoli culturali interessano più per i tafferugli e le pittoresche zuffe col pubblico passatista, che per altro.
Diapositiva del quadro “ Rissa in galleria” di U. Boccioni
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3° PERS.
Aaaaa! Eeeee! Iiiii! Ooooo! Uuuuu!A!E!I!O!U!
4° PERS.
Ma giovinotto dieci un poco una cosa, non è la vostra una cosa di voler con così poco tenere alimentato un si gran foco?
3° PERS.
Huisc…huiusc…huisciu…sciu…sciucocu…cocucocu sciu co cu.
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3° PERS.
Inizia in questi anni in Norvegia, la battaglia femminista. La Norvegia è il primo stato a riconoscere alle donne il diritto di voto. E’ la patria di Ibsen, grande commediografo, e di Nora, protagonista di “ casa di bambole”. la fama internazionale di Ibsen comincia proprio con questo dramma: un successo fatto di scandalo, ma soprattutto di polemiche. La storia di Nora e Torvald, se da un lato turba il quieto vivere del conformismo familiare borghese, dall’altro eccita le fantasie: una moglie che si ribella al proprio stato di inferiorità e abbandona marito e figli per afferrare la propria dignità di essere umano; il teatro non aveva mai osato tanto.
Commento musicale di E. Grieg
(Nora 2°pers. Torvald 4° pers.)
TORVALD
E’ così, mia cara piccola Nora. Il mio lucherino è delizioso ma consuma una quantità di denaro. Incredibile quanto costa un uccellino così.

NORA
Vergogna! Come puoi dire una cosa simile? Io cerco di risparmiare più che posso e poi non puoi immaginare, Torvald quante spese abbiamo noi altri scoiattolini e lodolette!
TORVALD
be’, bisogna prenderti come sei, ce l’hai nel sangue. Si Nora, son cose che si eredita. E io non ti vorrei diversa da quel che sei, mia cara piccola allodola canterina. Però, ora che ci penso, oggi hai un’aria così…come dire? Sospetta!
NORA
Io?
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Diapositive riguardanti il musical e le prime dive di cinema e teatro.
2° PERS.
Inizia a trionfare il Musical con le ragazze in calze nere , i corpetti in velluto rosa, i cappelli piumati.lo splendore femminile è rappresentato dalle attrici: Sarah Bernhardt, una pazza che teneva la bara in salotto e cinque puma al guinzaglio; Francesca Bertini “la brune beautè d’Italie”, e da Linda Cavalieri che secondo d?annunzio è la testimonianza di Venere in terra.
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La vita è difficile per gli artisti. Il maestro Giacomo Puccini ha già scritto “ Boheme” e “ Manon” ma quando al teatro Costanzi va in scena la “Tosca” la critica ironizza:
TUTTI
“E’ un forte dramma a tinte fosche, forse troppo, tanto è vero che nel giro di tre atti muoiono tutti i personaggi. Sopravvive per fortuna il suggeritore.”
3° PERS.
Era un mondo ordinato, senza fretta. Il ritmo della nuova velocità non si era ancora propagato dalle macchine, dal telefono, dalla radio e dall’aeroplano fino all’uomo:
il tempo e l’età avevano altre misure.
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Commento musicale introduttivo e finale di musica Sarda antica…

1° PERS.
Elias si sentiva triste; non sapeva come cominciare e si guardava ostinatamente le mani; zio Martinu capì in quale stato d’animo si trovava e cercò di parlargli.
2° PERS.
Elias Portolu io so ciò che hai. Maddalena, la moglie di tuo fratello, è innamorata di te e tu di lei. Ma forse così vuole Dio, perché egli vi ha creati l’uno per l’altra.
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3° PERS.
Freud, con le sue teorie psicoanalitiche, incomincia a parlare dei significati dei sogni, influenzando anche il mondo dell’Arte.
Cambia la narrativa Europea del ’900.
Italo Svevo con il personaggio Zeno Cosini approfondisce la sua diagnosi della crisi dell’uomo contemporaneo che è tanto più ampia quanto maggiore ne è la sua consapevolezza.
Dal romanzo “ la coscienza di Zeno”:
VOCE
Mi chiamo Zeno Cosini e sono guarito; non solo non voglio fare la psicoanalisi, ma non ne ho bisogno. Da lungo tempo sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione e che era una sciocchezza di volerla curare anziché persuadere. Tutto ha da muoversi e mai indugiarsi nell’immobilità come gli incancreniti. Dolore e amore, e poi, la vita insomma, non può essere considerata come una malattia perché duole. Finalmente capiì. La vita somiglia un poco alla malattia e ha giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie però la vita è sempre mortale. Non sopporta cure.

3° PERS.
Certo, io sono la tua coscienza e ti dico che la vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo si è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria nella quale v’è una minaccia. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio?
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Diapositiva del quadro “l’urlo” di E. Munch accompagnata da una musica di Mahler sulla quale la ballerina danza.